Sono le 7:58 del mattino (00:58 UTC) del 26 dicembre 2004 quando, nella regione di Banda Aceh, in Indonesia, la terra trema: è l’inizio di una delle maggiori calamità naturali degli ultimi 100 anni. La scossa è fortissima, provoca il crollo di numerosi edifici e sembra interminabile. Ma il peggio arriva 20 minuti più tardi quando uno tsunami di enormi proporzioni si abbatte inizialmente sulle coste dell’indonesia settentrionale, con onde alte fino a 30 metri e successivamente in tutto l’Oceano Indiano. Il bilancio finale è drammatico: oltre 250 mila tra vittime e dispersi in molti Paesi asiatici e perfino sulle coste africane. Persero la vita anche centinaia di europei e americani in vacanza nelle località turistiche.
Sono passati esattamente 20 anni da quella mattina e il team di INGVterremoti,in collaborazione con il Centro Allerta Tsunami dell’INGV (CAT-INGV),ha voluto ricordare con una nuova story maps dal titolo “Sumatra 2004 – Venti anni dopo lo tsunami nell’Oceano Indiano del 26 dicembre 2004”, alcuni dei numerosi aspetti di questo tragico evento,ma anche interessanti storie di sopravvissuti.
La story maps è organizzata in 5 capitoli con contributi provenienti da diversi studi sismologici, documenti, immagini e video dell’impatto delle onde di tsunami, simulazioni e mappe interattive:
- Il terremoto
- The Boxing day Tsunami
- Ieri oggi
- Nessuna allerta
- Dieci storie
Nel primo capitolo vengono descritte le caratteristiche principali del grande terremoto di magnitudo 9.2, al terzo posto tra i più grandi mai registrati in epoca strumentale (dall’inizio del ‘900), dopo l’evento di magnitudo 9.5 del Cile (1960) e quello di magnitudo 9.2 dell’Alaska (1964). Nelle settimane successive all’evento, gli studi rivelarono le caratteristiche eccezionali di questo terremoto: mai prima di allora gli strumenti avevano registrato la rottura di una faglia lunga più di 1000 km (lunghezza paragonabile alle dimensioni dell’intera penisola italiana). ll sisma ebbe epicentro in mare e, solo 20 minuti dopo la scossa, uno tsunami catastrofico colpì le coste dell’Indonesia. Nelle ore successive le onde di tsunami raggiunsero le coste dell’intero Oceano Indiano, causando vittime e danni anche a migliaia di chilometri di distanza dall’epicentro.
Questo video mostra la propagazione delle onde di tsunami dalle coste dell’Indonesia verso le coste degli altri Paesi che si affacciano sull’Oceano Indiano. Quelle dell’India e dello Sri Lanka vengono raggiunte dopo circa due ore,quelle dell’Africa dopo 6-7 ore. I colori indicano la polarità delle onde (rosso: positiva, cioè verso l’alto; blu: negativa, verso il basso). La simulazione è stata effettuata da Fabrizio romano del CAT-INGV.
La story maps, nel secondo capito intitolato “The Boxing Day Tsunami” (erano in pieno svolgimento le feste natalizie e si celebrava il Boxing Day che in Italia corrisponde al giorno di Santo Stefano), descrive l’impatto delle onde di maremoto inizialmente sulle coste settentrionali di Sumatra e successivamente su quelle della Thailandia, dell’India, dello Sri Lanka, delle Maldive, fino ad arrivare a oltre 5 mila chilometri alle Isole Mauritius, in Somalia dopo oltre 6 ore e in Sudafrica dopo 10 ore.
Nel successivo capitolo vengono mostrate alcune immagini da satellite di aree maggiormente colpite dallo tsunami, dove le onde penetrarono nell’entroterra per più di 4 chilometri. tramite uno strumento di scorrimento (slider) è possibile nella story maps mettere a confronto alcune di queste aree, ad esempio quella di Banda Aceh, con immagini del 2004 e immagini più recenti del 2014 che mostrano la riqualificazione avvenuta 10 anni dopo in questi luoghi.
La story map dedicata allo tsunami dell’Oceano Indiano del 2004 è suddivisa in cinque capitoli, ciascuno con contributi da vari studi sismologici, documenti, immagini e video che illustrano l’impatto delle onde tsunami, oltre a simulazioni e mappe interattive. I capitoli principali sono:
- Il terremoto: Analizza le caratteristiche del terremoto di magnitudo 9.2, il terzo più potente mai registrato. Si descrive l’epicentro in mare e il devastante tsunami che colpì l’Indonesia solo 20 minuti dopo, estendendosi a distanza fino a migliaia di chilometri.
- The Boxing Day Tsunami: Dettaglia l’impatto iniziale delle onde di maremoto su Sumatra e il successivo effetto devastante su Paesi come Thailandia, India, Sri Lanka, Maldive, e persino le coste dell’Africa e del Sudafrica.
- Ieri oggi: Presenta immagini satellitari delle aree colpite, mostrando l’ingresso delle onde nell’entroterra e confrontando foto del 2004 con quelle più recenti del 2014, evidenziando la riqualificazione delle zone.
- Nessuna allerta: Affronta la mancanza di sistemi di allerta tsunami nei Paesi colpiti, evidenziando l’importanza di infrastrutture adeguate per la sicurezza della popolazione.
- Dieci storie: Racconta storie personali e testimonianze di sopravvissuti, rendendo l’evento più vicino e umano.
La story map è corredata da video che mostrano la propagazione delle onde di tsunami, con un’animazione che illustra come le onde hanno raggiunto diverse coste nel tempo. Le innovazioni della mappatura interattiva e queste risorse educative aiutano a sensibilizzare e preparare le comunità a futuri eventi sismici.